Naga è il film d’esordio del regista saudita Meshal Aljaser che vede come protagonista Adwa Bader una attrice non professionista alla sua prima interpretazione.
Una kermesse visiva originale
Quest’opera cinematografica è difficile da etichettare, potremmo metterlo nella casella del genere grottesco, ma è anche commedia e perché no, thriller. Resta il fatto che da una storia minima, il regista riesce a tirare fuori suspense, umorismo ed anche una notevole dose di riflessione su una cultura diversa dalla nostra, ma interessante e dalla quale si può attingere molto. Da questa premessa si capisce immediatamente che il film dell’Arabia Saudita colpisce per la sua originalità che non lascia indifferente lo spettatore che molto probabilmente ha una reazione manichea, o rimane piacevolmente stupito o lascia perdere dopo una decina di minuti. Sicuramente non si addormenta, perché pur essendo a tratti onirico, dallo schermo fuoriesce una emozionalità a volte disturbante. Una kermesse visiva, tecnicamente eterogenea ma efficace.
La trama è molto semplice, quasi banale. La protagonista principale ed epicentro di tutto il film è Naga una giovane poco più che adolescente che, come tutti i giovani della sua età, si trova stretta nelle regole della sua famiglia. La ragazza vive a Riyadh con la madre ed il fratellino e di nascosto dal severo padre, va ad una festa clandestina in mezzo al deserto. È accompagnata da un ragazzo (il suo?) ben poco affidabile e il patto con lui è molto chiaro: deve riaccompagnarla entro le 9. Col calare delle tenebre si troverà nel caos più totale tra teppisti in moto, bevande impasticcate, falsi poeti, festeggiamenti per una partita di calcio, il tutto condito con un cammello vendicativo.
Film che punta sull’emozionalità
Molto visionario, il film punta molto sull’emozionalità senza dare punti di riferimento allo spettatore che si lascia trasportare senza una visione logica. Può sembrare che vada contro la credibilità narrativa o, meglio, contro la credibilità narrativa che la cinematografia occidentale ha ormai standardizzato. E’ proprio l’assuefazione a questo tipo di credibilità spesso ormai infiacchita, che fa emergere la vitalità di questo film.
Il film è distribuito da Netflix.