Si ha l’overbooking (sovraprenotazione) quando i biglietti aerei venduti sono in numero maggiore dei posti disponibili sul velivolo. È una pratica legale usata frequentemente dalle compagnie aeree. Questo si può verificare essenzialmente per due motivi. Il primo è quando sul volo non sono state fatte abbastanza prenotazioni da occupare la maggior parte dei posti a sedere. In questa situazione per mantenere il volo redditizio, le aziende sostituiscono l’aereo con un mezzo più piccolo. Un altro caso di overbooking è motivato dal fatto che le compagnie vendono più biglietti dei posti a disposizione perché c’è una probabilità (calcolata con statistiche e elaborati algoritmi) che qualche cliente cancelli all’ultimo una prenotazione. In questo modo la compagnia aerea ha la possibilità di trattenere il prezzo del biglietto di chi ha rinunciato all’ultimo momento.
In genere non ci si accorge di nulla. Quando mi è capitato, (eravamo in due) ci è stato riferito che c’era un solo posto libero, mentre per l’altra persona occorreva aspettare se qualcuno non si fosse presentato. In caso contrario sarebbe stato disponibile il volo seguente. Fortunatamente, un passeggero aveva disertato e appena prima della chiusura del gate mi è stata data la possibilità di salire.
Come cercare di evitare l’overbooking
Tutti i viaggiatori sono a rischio di overbooking, ma si possono usare alcuni accorgimenti per diminuire questa eventualità.
1) Quando si fa la prenotazione del volo è preferibile scegliere fin da subito anche i posti a sedere. Questo comporta un incremento di spesa mediamente sui 10 – 20 euro (dipende dalla compagnia a dalla posizione che si sceglie sull’aereo). Per quel che mi riguarda l’unica volta che mi è capitato il rischio di non poter salire sull’aereo per overbooking era proprio quando non avevo fatto la scelta del posto a sedere. Ovviamente se nelle ore prima dell’imbarco (o anche il giorno prima) si cercasse di fare la scelta dei posti a sedere on line o anche il check-in, e ciò non fosse possibile, questo potrebbe significare che c’è il rischio di overbooking. In questo caso è consigliabile giocare d’anticipo su altri che si trovano nella medesima situazione presentandosi con un buon anticipo al banco dell’accettazione della compagnia aerea.
2) Cercare di fare il check-in il prima possibile. Per esempio, se uno ha pagato per la selezione del posto, con alcune compagnie lo può fare 30 giorni prima, nel caso contrario, invece, solo 24 ore antecedenti al volo.
3) Avere una carta fedeltà della compagnia per cui si ha il volo. In genere però la acquistano persone che fanno più viaggi all’anno.
4) Avere il bagaglio in stiva, a mio avviso da più chance di non essere respinti al gate.
Diritti del passeggero
Qualora sia negato la possibilità di salire sul vettore prenotato, il passeggero ha diritto ad essere imbarcato su un altro volo oppure chiedere il rimborso del biglietto. La compagnia aerea, inoltre è tenuta, a fornire pasti in base al tempo di attesa, oltre al trasporto e alla sistemazione in albergo nel caso in cui sia necessario un pernottamento.
Il Regolamento Europeo sui Diritti dei Passeggeri, prevede anche che qualora sia negato l’imbarco contro la volontà del passeggero a causa di un overbooking del volo prenotato, si ha diritto a un risarcimento di 250 euro per percorsi pari o inferiori a 1500 km; 400 euro per tragitti interni all’Unione Europea ma superiori a 1500 km e quelle extra Ue fino a 3500 km; 600 euro per tutti gli altri. Sempre secondo il Regolamento Europeo, si può richiedere un risarcimento anche se si ha prenotato con una compagnia aerea low cost. Possono presentare reclamo anche i passeggeri che hanno viaggiato con pacchetti vacanza. Se il negato imbarco è dovuto a un overbooking come viaggiatore d’affari ha diritto al risarcimento il passeggero, e non il datore di lavoro. Perciò quando ci si rende conto che è stato negato l’imbarco e si è prenotato sul volo in partenza il giorno successivo, la compagnia aerea deve fornire alloggio in hotel e pagare i trasferimenti da e per l’aeroporto e l’hotel.
Non dimenticare di…
Al momento del negato imbarco è essenziale chiedere alla compagnia aerea di confermare per iscritto il motivo dell’overbooking. Oltre a ciò occorre conservare le ricevute per le spese sopraggiunte (buoni pasto, scontrini , etc)
Per avere diritto al risarcimento occorre avere fatto il check-in in tempo e conservare tutta la documentazione. Se la compagnia aerea ha già avvisato l’utente in anticipo che al passeggero non è permesso l’imbarco sul volo prenotato, è consigliabile ugualmente andare in aeroporto e rimanere nell’area del gate.
Tra il dire e il fare… Un esempio
Ho scritto che in casi di impossibilità di prendere il volo prenotato si ha il diritto di essere imbarcato in un volo successivo e di avere diritto alla sistemazione in albergo. Bene. Qui riporto un caso che mi è capitato. Non si trattava di overbooking, ma di uno sciopero di una parte del personale dell’aeroporto di Lisbona per cui alcuni aerei erano stati soppressi. Era il periodo delle feste natalizie, quando un paio di ore prima dell’imbarco, mentre mi stavo recando all’aeroporto, riceviamo un messaggio da Easy Jet dove è scritto che il volo è stato cancellato a seguito di un’azione sindacale. Il messaggio aggiunge anche che si può cambiare il volo gratuitamente facendo una prenotazione sulla app mobile oppure chiedere il rimborso del biglietto. Ovviamente chiedere il rimborso per tornare a casa con un’altra compagnia non se ne parla, perché utilizzare un volo ex-novo e immediato in un periodo natalizio i costi sarebbero esorbitanti. Quindi rapidamente, senza passare dal check dove si affollavano troppi passeggeri che facevano lo stesso procedimento allo sportello, guardiamo i voli proposti per il ritorno in Italia. Ebbene, di lì a quattro giorni per l’Italia del centro nord non c’era neanche un posto libero (la macchina era parcheggiata Malpensa). Abbiamo trovato 2 posti liberi per il mattino seguente alle 6 e 30 con destinazione Zurigo e li abbiamo confermati subito. Essendo ancora mattina avevamo l’intera giornata a disposizione per rimanere a Lisbona. Subito dopo la prenotazione Easy jet ci inviava la comunicazione che ci aveva prenotato un albergo ad una cinquantina di chilometri dall’aeroporto. Dalle immagini l’albergo era sicuramente invitante con tanto di spa, ma considerando che si doveva essere all’aeroporto per le pratiche alle 4 e 30, fare un percorso di 50 chilometri, significava in pratica non usufruire dell’hotel. Morale della favola ci siamo pagati una stanza in città. La richiesta legale di ulteriori risarcimenti fatta in seguito da noi passeggeri , come previsto ha dato esito negativo perché il fatto non dipendeva dalla compagnia aerea oltre che era stato utilizzato un altro volo sostitutivo e l’hotel era stato comunque fornito.
Concludendo
Ogni volta che ci si sposta dai percorsi abituali lo facciamo per non dare tutto per scontato. Quando si viaggia, l’imprevisto può capitare, e in fondo è uno dei tanti elementi che, più o meno consapevolmente, ci ha spinto. Come scriveva Eugenio Montale in una sua poesia :
” … Troppo accuratamente l’ho studiato
senza saperne nulla. Un imprevisto
è la sola speranza. Ma mi dicono
ch’è una stoltezza dirselo”.